"La mano e il cervello caratterizzano lUomo da tutti
gli altri esseri. Il prof Renzo Mantero, pioniere della chirurgia della mano,
identifica la mano come espressione esterna del cervello. E se noi pensiamo
alla mano del bambino che esplora e serve alla maturazione del comportamento
comprendiamo che ciò è quanto mai vero. Con le mani costruiamo i nostri
utensili, esprimiamo i nostri sentimenti sia di affetto che di offesa. Michelangelo
nel giudizio Universale della cappella Sistina rappresenta lunione tra luomo
e il Dio tramite il contatto delle mani. E come non ricordare che è proprio la mano che vicaria nel
cieco la visione rendendo la vita di relazione comunque possibile. Per tutti
questi motivi le malattie delle mani sono quanto mai importanti e fondamentale
è il loro trattamento. Ma anche nella malattia le mani possono stupire. Sempre
Mantero, considerando le mani iperabili di Niccolò Paganini che gli
consentivano movimenti ad altri impossibili, sottolinea che ..prima ancora che
le mani di un genio della musica sono due splendide mani di Marfan"
Con questo nome si suole indicare
una struttura anatomica al confine tra il polso e la mano costituita da ossa e
da tessuti molli che contengono al loro interno i tendini flessori delle dita
lunghe della mano ed il nervo mediano
- E frequente questa
patologia?
La sindrome del tunnel carpale è una patologia molto frequente e in
continuo aumento. R. Gelfman della Mayo Clinic di Rochester nel 2009 ha
pubblicato su Neurology il più ampio studio in merito. E la femmina rispetto
al maschio ad esserne più colpita: sono 491 nuovi casi ogni 100.000 donne
lanno contro i 258 nuovi casi
ogni 100.000 uomini. Ma il dato più sorprendente è che sta aumentando soprattutto nella popolazione più
giovane. Nuovi lavori manuali tra cui lutilizzo su larga scala del computer hanno
incrementato questa patologia che è diventata ora più che mai di attualità
- Quando si manifesta la
sindrome del tunnel carpale?
La sindrome del tunnel carpale si manifesta quando si
restringe il tunnel o quando aumentano di dimensione le strutture in esso
contenute causando dolore e parestesie ossia formicolio delle dita. Le cause
sono molteplici e si dividono in primitive, cioè senza una causa evidente e
secondarie. Tra queste la
gravidanza per una ritenzione di liquidi, la emodialisi per deposizione di
sostanza amiloide, esiti di fratture,
neoformazioni, acromegalia, ipotiroidismo, gotta per deposizione di
acido urico.
Il paziente accusa dolore e
formicolio a livello delle prime tre dita della mano e della adiacente parte
del quarto solo sulla zona palmare. La caratteristica è la sua manifestazione
notturna che sveglia il paziente che normalmente scuote la mano e trova
sollievo. Se non trattata la condizione prosegue determinando ipotrofia cioè
appiattimento della eminenza tenar che è costituita dai muscoli che sono alla
base del pollice. Il paziente si accorge che non riesce più a trattenere bene
nella mano gli oggetti che quindi
gli cadono e si riduce progressivamente la forza di presa.
La diagnosi è clinica e strumentale. Il paziente all'anamnesi
riferisce dolore e formicolio notturno alle prime tre dita della mano,
allesame obiettivo presenta positività ai test di Phalen (opponendo le mani a polso flesso o
esteso aumentano la pressione nel canale del carpo e causano dolore), al test
di Tinel che evoca la condizione dopo una piccola percussione a livello del
legamento trasverso del carpo. Alla ispezione, spesso nelle fasi avanzate si
evidenzia ipotrofia della eminenza tenar, cioè dei muscoli della base del
pollice. La elettromiografia evidenzia strumentalmente la gravità della
condizione determinando la riduzione dellimpulso nervoso in metri al secondo ed identificando il livello topografico del blocco.
Il trattamento della sindrome del tunnel carpale dipende
dalla condizione che lo ha determinato e se possibile nella sua risoluzione. E
conservativo nella donna in gravidanza poiché generalmente vi è remissione dopo
il parto e nei pazienti particolarmente giovani o in quelli inoperabili, è
chirurgico nelle altre condizioni. Il trattamento conservativo fisioterapico si
avvale di cicli di laser, di
ultrasuoni e sullutilizzo di un tutore notturno. Può essere effettuata una infiltrazione
di cortisone per migliorare temporaneamente la condizione nei pazienti in
attesa di intervento o nei pazienti inoperabili. Non deve essere però il
trattamento di scelta poiché il cortisone a dosi ripetute in loco può favorire
la rottura dei tendini flessori. Si
prescrivono in questa condizione neurotrofici come lacido alfa lipoico.
- Si guarisce dalla sindrome del
tunnel carpale?
Si, ma il risultato finale
dipende dallo stadio di gravità in cui viene operato il paziente. Allo stadio
iniziale e intermedio cè una
ottima reversibilità della sintomatologia. Nello stadio grave possono reliquare
zone di ridotta sensibilità ai polpastrelli delle dita interessate indice di
pregresso danno nervoso permanente. Per questo è bene risolvere il problema
prima che il quadro sia troppo avanzato. Un caso a parte è quello della donna in gravidanza in quanto la sindrome anche
se acuta e assai dolorosa è collegata alla ritenzione di liquidi e generalmente regredisce dopo il parto
per cui si tende ad eseguire un trattamento conservativo con tutore notturno e
rivalutare la condizione nella puerpera. Anche nei casi in cui linsorgenza è
in giovanissimi pazienti, dopo avere eseguito una radiografia standard e una
ecografia per escludere altre situazioni morbose si tende ad effettuare un
trattamento conservativo
- Come si svolge lintervento?
Il paziente, dopo avere eseguito
nella settimana precedente gli esami del sangue (emocromo, sodiemia, potassiemia glicemia, uricemia, creatininemia) e
della coagulazione, si presenta in ospedale la mattina dopo aver fatto una
modesta colazione. Se il paziente prende dei farmaci quotidianamente come ad
esempio quelli della pressione si deve comportare come tutti gli altri giorni. Viene incannulata una vena periferica e
mantenuta pervia con soluzione fisiologica per eseguire lintervento in
sicurezza. Prima, durante e dopo
lintervento si valutano lelettrocardiogramma, la pressione arteriosa e la
frequenza dei battiti cardiaci. Lintervento si svolge in sala
operatoria dedicata in anestesia locale .
Il maggiore fastidio che
il paziente riferisce è dato dal bracciale della pressione che mantiene
il campo esangue per tutta la durata dellintervento. Lincisione chirurgica
viene fatta prendendo in considerazione le pliche della mano per avere un buon
risultato estetico ed è di circa 3 centimetri. Si seziona la cute, il
sottocute, il legamento traverso del carpo che è il tetto del canale
carpale e si osserva quindi il
nervo mediano. Il nervo si presenta
appiattito o deformato a clessidra se la compressione è cronica, cioè data da
diverso tempo. In questo caso oltre alla decompressione, cioè allapertura
del canale carpale si esegue la neurolisi, la liberazione del nervo dalle
strutture vicine a cui è adeso. Al termine di questa operazione per controllare
che non vi siano stati danni causati dallintervento si chiede al paziente di
opporre il pollice poiché una lesione del mediano ed esattamente del ramo
motore impedisce questo movimento. La manovra consiste nel far eseguire al
paziente il movimento di opposizione del pollice tale da toccare il
polpastrello del quinto dito. Se tutto è in ordine, si rimuove il laccio, si esegue una emostasi compressiva o
con emocoagulatore e si sutura la ferita con un filo riassorbibile. La
durata complessiva dellintervento è di circa 5 minuti. Il paziente viene
dimesso dallospedale dopo circa 1 ora con un bendaggio compressivo che gli lascia libere da subito tutte le dita che può
normalmente muovere.
- E i giorni successivi
allintervento?
Si consiglia da subito di mantenere nei primi giorni larto in posizione
antideclive per ovviare al possibile piccolo ematoma e al conseguente dolore.
Generalmente non è necessario un antidolorifico nel post operatorio ed il risultato in termini di riduzione o
scomparsa del dolore e del formicolio si nota già la notte successiva
allintervento. La ferita viene medicata dopo7 giorni e i punti sono rimossi
dopo 14. Si consiglia lutilizzo di una pomata idratante sulla cicatrice da
applicarsi dopo la rimozione dei punti per circa 20gg. Nei casi gravi con difficoltà della ripresa del
nervo si prescrivono farmaci neurotrofici per 30gg. Non viene generalmente richiesta la
riabilitazione.
- Ci sono delle complicanze a
farsi operare?
Si, come tutti gli interventi
chirurgici, anche lintervento del tunnel carpale può presentare complicanze
anche se molto rare. Tra di esse ricordiamo linfezione della ferita
(soprattutto nei pazienti predisposti come i diabetici), la possibile
formazione di cheloide cioè di una sostanza cicatriziale fibrosa che ingloba il
nervo dopo lintervento e che è dipendente dalla biologia tissutale
individuale. In rarissimi casi predisposti vi può essere una recidiva che
richiede una revisione chirurgica come nei pazienti affetti da artrite
reumatoide che manifestano sinoviti croniche.
Si manifesta la progressiva
degenerazione del nervo mediano che riguarda la perdita della sensibilità
volare delle prime tre dita della mano e della adiacente parte del quarto e la
progressiva perdita della forza di presa del pollice con atrofia dei muscoli
alla sua base.
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