Il dito a scatto è una delle più frequenti affezioni della mano. Si manifesta per una reazione infiammatoria della puleggia dei flessori in prossimità della base di un dito. Le pulegge sono vincoli all’interno dei quali scorrono i tendini flessori della mano. La condizione può manifestarsi senza una causa apparente ed è più frequente nel sesso femminile oppure derivare da una affezione generale come in caso di diabete, artrite reumatoide, gotta, amiloidosi. E’ descritta anche una forma  ad origine post traumatica. Il Paziente presenta dolore a livello del palmo della mano e in alcuni casi si evidenzia visivamente il caratteristico scatto alla flessione del raggio. Se la condizione peggiora il dito può rimanere bloccato in flessione e causare notevole dolore. Il trattamento è dapprima conservativo richiedendo nella maggior parte dei casi una infiltrazione cortisonica ed un tutore  in estensione del dito. Tuttavia se il quadro non si risolve è indicata il trattamento chirurgico tradizionale di apertura della puleggia. Esiste una puleggiotomia percutanea con ago, indicata in casi selezionati e alcuni Autori eseguono anche una  puleggiotomia artroscopica. Ma tale metodica a nostro avviso presenta più rischi che benefici. L‘ intervento si esegue in anestesia locale, e non richiede più di 5 minuti. Puo’ essere eseguito in regime ambulatoriale cioè senza ricovero. Sono richiesti i comuni esami ematochimici e della coagulazione.  Dopo la rimozione dei punti di sutura in alcuni casi è indicata la fisioterapia per il recupero della completa funzionalita’ della mano. Caso a parte è quello del dito a scatto congenito, generalmente  interessa il pollice e può essere bilaterale. Il primo dito è atteggiato in flessione sin dalla nascita e non è associato a dolore.  Anche questo caso necessita dell’apertura chirurgica della puleggia che risolve definitivamente la condizione morbosa.