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PREFAZIONE
" La protesi danca è
lintervento più frequente di sostituzione protesica dellapparato locomotore.
Sempre più persone vi ricorrono per laumento della vita media e delle
richieste funzionali. Anche i pazienti fratturati di femore, oggi sempre più
frequenti e di varia età, traggono giovamento da questo tipo di intervento "
- Quanti interventi di protesizzazione danca
vengono effettuati ogni anno?
Dal
registro RIPO (Registro dellImplantologia Protesica Ortopedica) dellEmilia
Romagna le sostituzioni danca nel 2010 sono state complessivamente 10252, di
cui 2443 endoprotesi femorali. A Parma il numero complessivo di protesi danca
per lanno 2010 è di 423 protesi, di cui 177 endoprotesi femorali.
- Cos'è
una protesi d'anca?
La
protesi d'anca è un dispositivo medico ingegneristico che sostituisce in parte
o del tutto un'articolazione
ammalata o fratturata. La protesi si compone di uno stelo, di un collo o
testina e di una cupola. I materiali di cui è composta sono vari ed in vario
modo tra loro combinati: leghe di metallo, ceramica e polietilene. Se la
qualità dell'osso in cui viene impiantata non è buona,come per grave
osteoporosi, si utilizza una resina acrilica per fissarla meglio all'osso
chiamata cemento.
- Esistono diversi tipi di protesi?
Si. Noi
chiamiamo endoprotesi gli impianti che sostituiscono solo la parte femorale e
protesi totali di anca (PTA) quelle che sostituiscono anche la parte
acetabolare, cioè del bacino. In questa seconda categoria di impianti esistono
le protesi cementate e quelle non cementate e, tra queste, quelle avvitate,
quelle a pressione e quelle ad espansione. Il cemento viene utilizzato nei casi
in cui l'integrazione tra componente protesica e osso può essere difficile. Le
protesi si differenziano poi per forma e per uso a seconda che siano protesi di
primo impianto o protesi di revisione. Le protesi di revisione sono quelle
usate per sostituire una precedente protesi che si è usurata o che si è
infettata. Le protesi di primo impianto si possono differenziare in quelle
classiche e in quelle a risparmio di collo femorale usate nei pazienti
generalmente più giovani.
- Chi viene operato di protesi danca?
La
sostituzione protesica totale danca viene effettuata nei casi di grave artrosi
e nelle fratture in cui non sia possibile salvare la testa femorale. Lartrosi
può svilupparsi primitivamente senza nessuna causa apparente o secondariamente
negli esiti di fratture del collo
femorale e del bacino e nella necrosi della testa femorale. L'endoprotesi
femorale viene riservata ai pazienti anziani fratturati di femore con bassa
richiesta funzionale. Nelle fratture molto vicine alla testa femorale e quindi
ad alta incidenza di necrosi si impianta una protesi totale anche se nei
pazienti molto giovani vale la
pena tentare comunque una osteosintesi a minima e riservare limpianto della protesi
totale quando si verifica la necrosi.
- Come ci si prepara allintervento di
protesizzazione danca?
Bisogna
distinguere due differenti situazioni: la prima è quella del paziente
fratturato dove lintervento viene eseguito dopo ricovero dal Pronto Soccorso
presso il reparto di ortopedia. La seconda è quella del paziente che dopo una
visita specialistica ortopedica viene ricoverato presso il Day Hospital per
programmare lintervento di protesizzazione. Il paziente viene in ogni caso
informato dal chirurgo della sua condizione e deve accettare il trattamento
tramite il consenso informato all'intervento chirurgico e alla emostrasusione
firmando i due moduli medico legali. Nel secondo caso il paziente, dopo una
visita specialistica ortopedica, accede al Day Hospital dove viene sottoposto
ad accertamenti (ematochimici, radiologici, visita specialistica
anestesiologica ed eventuali visite specialistiche accessorie). Se non vi sono
controindicazioni per altre
patologie o per età si consiglia di effettuare un predeposito di due o
tre sacche di sangue nel mese precedente allintervento che vengono poi
reinfuse nel postoperatorio. Viene quindi programmata la data per lintervento
chirurgco.
- Come
si scelgono le componenti della protesi?
Prima
dell'intervento si decide il tipo di protesi che è meglio impiantare nel
paziente in base alle caratteristiche dell'osso, se per esempio c'è o meno
osteoporosi, in base all'età e alle richieste funzionali. Una volta eseguita
una lastra radiografica in proiezione anteroposteriore di bacino si decide la
misura che sarebbe meglio impiantare utilizzando dei modelli prestampati della
protesi stessa. Si ha così già prima dell'intervento un'idea di massima delle
dimensioni protesiche che verranno impiantate.
- Quanto tempo dura lintervento?
La durata
dellintervento dipende dal tipo di protesi che si impianta. La sostituzione
della sola parte femorale detta endoprotesi dura circa 40 minuti. La
sostituzione totale danca, cioè lartroprotesi, dura circa 1 ora. Lintervento
di revisione protesica in cui si sostituisce una precedente protesi usurata o
infettata è un intervento più
complesso e dura generalmente 2
ore o più.
- Che tipo di anestesia viene eseguita?
Il medico
anestesista valuta le condizioni generali del paziente e quando possibile
consiglia una anestesia spinale. In casi particolari viene eseguita un
anestesia generale. In ogni caso il paziente viene prima informato e decide sul
tipo di anestesia da utilizzare firmando un consenso. E' sempre il medico
anestesista che dopo l'intervento imposterà una terapia del dolore e seguirà il
paziente per ottimizzare il confort post operatorio.
- Come si svolge lintervento?
Il
Paziente viene posizionato sul letto operatorio e a seconda dell'accesso
chirurgico su un lato o più frequentemente in posizione supina. Laccesso
allarticolazione dellanca è generalmente laterale ma in alcuni casi può
essere posteriore, anteriore o antero laterale. Il taglio laterale classico è
di circa 12 cm e interessa la cute, il sottocute e la fascia lata giungendo poi
agli strati profondi. Durante l'accesso vengono cauterizzati i piccoli vasi
incontrati per fare emostasi. Viene quindi asportata la capsula articolare, si
esegue la lussazione del collo femorale e si asporta la testa unitamente al
collo. A questo punto si prepara con frese il cotile, cioè la componente ossea
dellanca. Viene poi preparata la componente ossea femorale. Si impianta prima
la componete dellanca detta
cotile e poi la componente femorale detta stelo. Si riducono, cioè si
incastrano le componenti dell'articolazione e si valuta clinicamente la
motilità e la lunghezza dellarto confrontandolo con il controlaterale. Giunti
a questo punto si esegue una lastra radiografica intraoperatoria per
controllare limpianto. Se non vi sono problemi si posiziona un drenaggio per
rimuovere in profondità il sangue che si può accumulare e si chiude la ferita
chirurgica che viene poi medicata. Il Paziente che durante tutto l'intervento
ha i parametri vitali attentamente valutati dal medico anestesista viene
inviato in reparto se non presenta problemi.
- Ci sono complicanze in questo intervento?
Le
complicanze possono esserci come in tutti gli interventi chirurgici. Nel caso
specifico sono la frattura del femore, la lussazione della protesi, linfezione
della protesi, perdite ematiche maggiori, lesioni di vario grado nervose,
formazioni di calcificazioni attorno alla protesi che possono limitare il
movimento, trombosi venosa profonda. In Emilia Romagna la percentuale di
decessi conseguente a interventi di sostituzione protesica primaria nel 2010 è
stata dello 0.2%, a Parma non si sono verificati casi di decesso.
Il
paziente viene sottoposto ad una profilassi antitromboembolica con eparina a
basso peso molecolare per ovviare alla possibile trombosi venosa profonda fino
a quando non camminerà in modo completo. Durante tale periodo è opportuno
eseguire esami ematici e coagulativi seriati. Altri dispositivi atti a ridurre
il rischio di trombosi sono l'utilizzo di calze elastocompressive, i
dispositivi meccanici intermittenti al letto del paziente e il carico precoce.
Grazie alla collaborazione con i medici fisiatri e con i fisioterapisti il
paziente viene seduto al letto in seconda giornata e mobilizzato con un
dispositivo meccanico che permette la mobilizzazione passiva continua dellarto. Viene poi seduto in poltrona. Il carico è concesso, se
non vi sono controindicazioni, in terza giornata con lausilio di un carrello
deambulatore e successivamente dei bastoni antibrachiali o delle stampelle. La
ferita viene controllata ed i punti di sutura vengono rimossi generalmente a 14
giorni. Il paziente viene inviato
poi in una struttura riabilitativa e rivalutato sia radiograficamente che
clinicamente a 30 giorni e 6 mesi. Si consiglia la riabilitazione in acqua per
leffetto decontratturante e antalgico della temperatura, limpossibilità alla
caduta e lutilizzo di un carico progressivo dipendente dalla profondità della
piscina.
- Che durata temporale ha una protesi?
Non è
prevedibile e dipende molto dal tipo di utilizzo che ne fa il paziente e dalla
qualità dellosso in cui viene impiantata. Le endoprotesi, che sono protesi
parziali hanno una durata limitata. Vengono infatti impiantate in quei pazienti
fratturati che hanno basse richieste funzionali, anziani e che presentano
importanti patologie che limitano la vita quotidiana. Le protesi totali invece
hanno una durata lunghissima, anche tutta la vita, per quanto riguarda lusura
delle componenti. Infatti laccoppiamento protesico dei materiali
metallo-metallo o ceramica-ceramica ha una durata pressoché illimitata in
funzione della vita media di un uomo. Attualmente lunico limite vero di durata
riguarda il loro ancoraggio allosso. Diversamente accade per il polietilene,
soggetto ad una usura maggiore, e ancora molto utilizzato nei pazienti in età
più avanzata dove la durata ha una importanza relativa.
- Che
consigli dare ad un paziente operato di protesi totale d'anca?
I
consigli quotidiani sono di non accavallare le gambe, di utilizzare un rialzo
sul vaso sanitario, di fare cyclette con il sellino rialzato e ovviamente di
non aumentare di peso
- Si può fare sport con una protesi danca?
La
risposta dipende dal tipo di protesi che viene impiantata. Se il paziente è in
buone condizioni fisiche e la protesi è totale e di primo impianto la risposta
è si. Il consiglio è di effettuare sport come il nuoto o la bicicletta. E
possibile riprendere a ballare.
Alcuni pazienti addirittura sciano ma il rischio è quello di poter
incorrere in seguito ad una caduta alla lussazione protesica o ad una frattura
periprotesica. La risposta è no nei paziente con sostituzione parziale
dellanca e nelle protesi di revisione.
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Specialista in Ortopedia e Traumatologia, in Idrologia Medica, Master in Chirurgia della Mano,
Diploma di Tecniche Microchirurgiche
PRENOTAZIONI
CASALMAGGIORE, Poliambulatorio CO.ME.TE, via don Paolo Antonini 12 Tel. 0375 42380
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